Marco Porcella
La fatica e la Merica
Collana: Biblioteca del Grifo
Formato: 15x21 cm
Pagine: 256
Prezzo: € 16,50
Isbn: 978-88-94851-18-2
Sandro Antonini
Pescatori e naviganti
Sandro Antonini
Generali e burocrati nazisti in Italia: 1943-1945
Sandro Antonini
La Banda Spiotta e la brigata nera genovese Silvio Parodi
Sandro Antonini
Brigata Coduri
Sandro Antonini
Guerra civile
Sandro Antonini
Io, Bisagno...
Sandro Antonini
Tigullio giorno e notte
Sandro Antonini, Barbara Bernabò
I Magnifici a Sestri Levante
Mauro Baldassarri
Monumenti di carta
Mario Bertelloni
Avansé
Francesco Baratta, Giuseppe Boccoleri
L'insediamento di un'industria
siderurgica nel levante ligure
agli inizi del novecento
Mario Bertelloni
Penna e passione
Giordano Bruschi
Quelli dei comitati
Alberto Bruzzone
New York tales
Vittorio Civitella, Elvira Landò Gazzolo
Madri di guerra. Lettere a Natalia
Carlo Doria
Uons apòn etàim
Marco Fantasia
Una storia sorridente
Daniela Lavagnino
Craviasco
Dario G. Martini
Genovesi malelingue
Giulia Oneto
Leivi ieri
Marco Papagalli
Carmen e Attilio
Marco Porcella
La fatica e la Merica
Pier Sambuceti
Ribelli
Giuseppino Stevané, Sandro Antonini
I padroni del vapore
Giuseppe Valle, Giorgio Viarengo
Parroci e Resistenza nel Tigullio
Giorgio Getto Viarengo
Il processo Spiotta
Giorgio Getto Viarengo
Ottobre 1922
Giorgio Getto Viarengo
Strade di Chiavari
Giorgio Getto Viarengo
Chiavari
Giorgio Getto Viarengo
Il naufragio del Sirio
Giorgio Getto Viarengo
Il ramarro e la sua coda
Luigi Vinelli
Benedetto XV costruttore di pace
Luigi Vinelli
Fortunato Vinelli
Luigi Vinelli
Portofino
Mauro Viviani
La Croce Rossa Italiana a Chiavari
Albino e Gianandrea Zanone
Luci e ombre a Sopralacroce
Marco Porcella
La fatica e la Merica
Legato alla gente della sua terra, di cui conosceva bene, per esperienza diretta, tradizioni e mentalità , oltreché appassionato cultore di storia, Marco Porcella (1935-2001) intraprese il lavoro di ricerca confluito in questo libro non solo per interesse di studioso ma anche – e forse soprattutto – allo scopo di rendere giustizia con le armi della documentazione storica ai contadini dell'entroterra del levante ligure, denigrati come "razza semibarbara", sfruttati o semplicemente dimenticati.
In un secolo XIX di trasformazione capitalistica del territorio, essi trovarono nell'emigrazione uno strumento per poter sperare in una vita migliore: il fenomeno continuò fino a tutta la prima metà del secolo successivo. Alcuni realizzarono i loro sogni, molti tornarono poveri come erano partiti.
In primo piano anche le vicende degli insorgenti antinapoleonici Viva Maria in Liguria, della famiglia Cereghino, suonatori girovaghi accusati di eresia da cattolici fanatici capeggiati da un parroco esaltato, del progressivo affermarsi dell'estrazione dell'ardesia e della conseguente necessità di strade per il trasporto dei materiali, dei bambini di famiglie povere "affittati" o venduti a trafficanti senza scrupoli che li portavano a mendicare in giro per l'Europa e spesso avviati alla prostituzione.